A Tavola con i Diavoli Rossi

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Cento anni sono passati dalla fine del primo conflitto mondiale, la prima guerra ad aver coinvolto non soltanto i soldati impegnati al fronte, ma gran parte della popolazione mondiale. Non in tutte le regioni d’Italia si dà sufficiente importanza al ricordo di questa guerra, che mieté vittime tra i giovani di ogni città e ogni paese; una guerra al cui termine si formò un equilibrio tanto precario da portare nel giro di vent’anni al secondo conflitto mondiale. Generalmente si ricordano gli eventi principali delle guerre: il casus belli, le date, le alleanze, i vinti e i vincitori. Sentiamo parlare di strategie militari, di armi, di trincee; incontriamo storie di estremo coraggio, di lealtà, di fratellanza, ma anche di diserzione, di resa, di paura; leggiamo le testimonianze terribili delle sanguinose battaglie, gli assalti, le grida di attacco e quelle di dolore. Sentimenti ed emozioni umane si condensano nel contesto estremo della guerra. Ma c’è un altro aspetto, sorprendente, umanissimo, a volte tralasciato o considerato di minore importanza: il cibo, la “convivialità”, durante la permanenza nelle trincee. Incontrando e studiando l’affascinante (e mitizzata) storia della Brigata Sassari, l’unica composta da soldati provenienti dalla stessa regione, la Sardegna, abbiamo scoperto come la sardità che rendeva unica quella Brigata si riflettesse nel tentativo di condividere le abitudini culinarie sarde anche là dove non si sarebbe pensato. Un modo singolare e divertente di alleviare le sofferenze e superare le difficoltà di un conflitto estremo.

Il reading teatrale, degli attori Diego Coscia ed Elisa Pistis, avrà luogo sabato 8 dicembre alle 21a Palazzo Siotto, in via dei Genovesi 114 a Cagliari.

Diego Coscia, di Canale (CN), 31 anni. Ha conseguito il diploma al liceo classico “G. Govone” di Alba (CN) e la laurea in Scienze Strategiche all’Università di Torino.
Ha lavorato in otto produzioni teatrali in inglese che hanno debuttato in Florida (USA).
È vincitore del premio G. Accomazzo per il teatro 2017 e del premio speciale Compagnia Marco Gobetti per le Lezioni Recitate 2018. Lavora in due produzioni di testi di V. Alfieri, regia M. Viecca. È autore e interprete dello spettacolo di narrazione Torino Senza Tregua – partigiani gappisti vs fascisti repubblicani, che ha debuttato a luglio 2018.

Elisa Pistis, attrice e drammaturga, di Elmas (CA), 32 anni. Ha conseguito il diploma al liceo scientifico “L.B. Alberti” di Cagliari e la laurea in Beni Culturali all’Università di Cagliari. Ha lavorato in diverse produzioni teatrali in Sardegna, tra i quali due spettacoli di teatro per ragazzi e per bambini. Ha lavorato in due produzioni del Teatro Stabile della Sardegna, in particolare “HUMAN” (2016), per la regia di Marco Baliani e con Lella Costa.
Lavora come autrice, interprete e doppiatrice per la Rai. Negli ultimi tempi sta girando per i Teatri con una versione tutta al femminile di Mistero Buffo di Dario Fo.

I testi che abbiamo scelto e che costituiscono l’ossatura della cena letteraria sono testimonianze tratte dai libri di memorie scritti, dopo la guerra, da alcuni ufficiali della Brigata Sassari. La convivialità e la buona cucina, ancora oggi aspetti peculiari della cultura sarda, costituivano anche al fronte un’occasione di condividere, di fraternizzare con i propri compagni d’armi. Si tratta perciò di testi divertenti, che riflettono momenti goliardici e che trasmettono al pubblico un clima di allegria. Si parla di “banchetti” che i sardi preparavano, impegnandosi ed ingegnandosi per trovare ingredienti, cibi diversi, senza dimenticarsi la propria origine. Organizzare talvolta un momento di condivisione a tavola, si tramutava nell’occasione di combinare scherzi, di cantare, di danzare, di stare allegri

Info e prenotazioni:  info@fondazionegiuseppesiotto.org /  070 0981911.